La risposta dei dimissionari

Non si fa attendere la risposta dei quattro dimissionari della maggioranza, affidata oggi alla pagina SARINFORMA sul social Facebook.

Finisce oggi un silenzio che ha avuto un peso non indifferente per noi.

Un silenzio dovuto al rispetto per un progetto in cui abbiamo creduto ed a cui abbiamo dedicato sforzi tanto con la speranza di riportare il rispetto reciproco nella maggioranza quanto la riconoscenza per chi ha progettato e lavorato duramente insieme a noi per il sogno che siamo riusciti a realizzare con a capo una persona sotto la guida della quale sarebbe stato un onore rimanere.

E’ mancato il collante e la mediazione che sarebbe stata il successo del nostro progetto.

Abbiamo proiettato insieme al nostro voluto Sindaco una squadra con cui riportare Sant’Angelo Romano allo splendore e creare ponti con i cittadini eliminando tutte le convenzioni di status in precedenza consolidate.

Mi piace pensare che il lavoro svolto abbia dato ai cittadini la consapevolezza di essere decisivi nelle scelte che l’amministrazione e’ tenuta a fare salvaguardando il bene comune.

Per il bene comune e per fornire un’amministrazione più onesta abbiamo ritenuto opportuno presentare le dimissioni contestuali dettate da un atteggiamento ostile da parte di chi avrebbe dovuto guidarci e ci ha messi invece sempre gli uni contro gli altri, in confusione e mai condivisione.

La giunta si riuniva spesso ignorando i termini legali di convocazione (almeno 24h prima) e talvolta non avvisando neanche tutti i diretti interessati, gli assessori. I punti all’ordine del giorno non erano mai discussi prima e talvolta neanche consultabili per ragioni temporali, motivo fondamentale per cui assessori alla prima esperienza dovevano affidarsi senza cognizione di causa per la votazione o richiedere di rimandare i punti proposti, ricevendo risposte come ” che ci vuoi capire tu, anche se lo leggi?” oppure “l’importante non è che tu capisca ma che tu ci metta il faccino”. Frasi dette a chi è stata conferita delega alle Pari Opportunità e che alla propria responsabilità di firmare non ha mai mancato prima di trovarsi costretto a dubitare.

Non è stata un’incapacità di adempiere al proprio ruolo a spingerci alle dimissioni ma la volontà di prendere le distanze da un’amministrazione non trasparente e non condivisa.

Ci sono state negate riunioni di maggioranza e nell’unica concessa, siamo stati indotti ad intrapredere “un’operazione di verità” che il Vicesindaco ci ha presentato come missione per smascherare un presunto debito lasciato dalla precedente amministrazione per un valore di quasi mezzo milione di euro.

La questione Acea e Atac sicuramente non risulterà nuova alle orecchie di qualcuno, risultano invece consultabili gli atti che stabiliscono un bilancio positivo del paese e non indebitato come si sarebbe voluto far dichiarare ad una maggioranza nuova e per questo reputata ingenua ed impreparata.

Chi doveva fare ordinaria amministrazione e parla di rispetto per la persona a cui dobbiamo il nostro successo elettorale, ha deciso di togliere l’incarico di Assessore conferito dal Sindaco e violare l’articolo 37 dello Statuto Comunale, nominando un assessore che non era rientrato nel Consiglio e non adatto in quanto candidata nella stessa lista, contrariamente a come stabilito dall’articolo citato sopra ed alla portata di chiunque voglia consultarlo.

Nasce dalla revoca dell’Assessorato del Consigliere arrivato primo per ordine di voti il ricorso presentato contro il Comune di Sant’Angelo Romano, rappresentato dal Vice Sindaco Ottorino Mattei di cui parla nel comunicato su Sar Informa e dove, non onestamente, dichiara la parcella dell’Avvocato indicato come punto di rottura della Giunta da parte mia e dell’Assessore Antonella Panichi.

Che noi abbiamo voluto rinviare il punto è vero, ma semplicemente per consultazione degli atti, non avendo letto nella lista degli avvocati iscritti all’Ente, la settimana prima, il nome dell’Avvocato indicato, la cui iscrizione risulta successiva alla presentazione del preventivo. Punto non focale ma degno di considerazione.

Nella stessa giunta è stato invece rinviata l’adozione del PROGRAMMA TRIENNALE OPERE PUBBLICHE 2024-2026, per lo stesso modus operandi: mancata condivisione degli atti con gli Assessori, tra cui il nuovo Assessore nominato dal Vice Sindaco, che ha rinviato il punto come è documentato nel verbale pubblicato sull’Albo Pretorio del Sito Istituzionale e che il Vice Sindaco non nomina nell’articolo fatto scrivere dal Tiburno e tanto meno nel suo comunicato su Facebook.

Motivo espresso nella revoca dell’Assessorato di Ravicini Luca è stato il disaccordo con la Giunta, che al contrario, ha sempre visto il Vice Sindaco in disaccordo con la Giunta e con la Maggioranza dei Consiglieri. L’ipotesi di un fattore scatenante questa decisione può essere stata la mancata approvazione della giunta per la nomina dell’incarico di una persona come da articolo 90, scelta spettante al Sindaco ma con urgenza differibile in quanto il personale politico di cui egli intendeva avvalersi non era necessario quanto i dipendenti comunali i cui posti risultano ancora vacanti, essenziali per il buon funzionamento della macchina amministrativa.

Si ricorda invece, a proposito di meriti e ringraziamenti espressi, l’identico impegno dimostrato da noi, che non abbiamo meritato articoli di giornale su commissione e a cui non è stato permesso pubblicare proprie iniziative come video della Giornata contro la Violenza sulle Donne del 27 novembre 2024, motivando la mia presenza nelle riprese, ignorando la sensibilizzazione sul tema da me proposto e negando il mio diritto in quanto delegata alla Pagina Istituzionale.

Nonostante la presenza costante e l’impegno dimostrati, nei mesi precedenti non sono mancati toni non consoni ed offese personali davanti ai dipendenti e ai cittadini che si presentavano agli sportelli comunali in orario di apertura. Decisioni prese in sede privata, coinvolgendo liberi cittadini e negando il diritto di partecipazione agli eletti e responsabili delle stesse decisioni, a cui era poi richiesta la firma in Giunta.

Azioni denigratorie ripetute e messa in circolazione di false voci mirate a mettere a rischio la reputazione ed il valore della persona nella sfera intima.

Tanti sarebbero i motivi da elencare e l’unico rammarico è quello di non aver avuto la possibilità di presentare la sfiducia in Consiglio, come avremmo voluto.

Restiamo però disponibili al confronto e ad ogni sorta di chiarimento, con tanto di documenti a prova delle nostre dichiarazioni.

Rammaricati di non essere arrivati a fine mandato, costretti a salvaguardare il bene comune e non le proprie tasche, continuando a percepire lo stipendio come ci era stato suggerito, ma consapevoli che la scelta di mettere il Comune nelle mani di un Commissario Prefettizio non apporti danno economico in quanto il suo salario è notevolmente inferiore a quello dello stesso Vice Sindaco e che le tasse pagate al comune sono tasse già stabilite e non a rischio di aumento perchè il bilancio è uno positivo e non di debito, sia la scelta migliore che abbiamo potuto considerare per la salvaguardia e la garanzia di legalità e trasparenza nelle procedure, restiamo a disposizione di ogni domanda o richiesta di chiarimento utile ad un confronto costruttivo e delucidatorio.

Ex Assessori e Consiglieri del Comune di Sant’Angelo Romano,
Vasile Diana Nicoleta
Antonella Panichi
Angelo Vollera
Luca Ravicini