Appello per La Città del Sole

Il giorno 17 settembre 2016 è stata notificata un’ordinanza di sgombero al Centro Culturale “La Città del Sole” da eseguire entro 15 giorni.

Il Centro culturale” La Città del Sole” ha, sin dalla sua nascita, raccolto un patrimonio librario di straordinario valore, composto da testi, italiani e stranieri, di storia, filosofia, politica, economia, marxismo – anche in lingua originale- oggi difficilmente reperibili persino presso importanti biblioteche pubbliche cittadine.

Nel 2009 furono affidati, in virtù di una specifica convenzione, dall’Amministrazione comunale di Napoli al Centro, alcuni locali al pian terreno dell’ex Asilo Filangieri per lo svolgimento di attività culturali, di studio, di formazione e di ricerca. Tale convenzione prevedeva la donazione dell’intera biblioteca al Comune di Napoli, a fronte dell’impegno da parte di quest’ultimo a porre a disposizione i predetti locali ed a renderli pienamente idonei sia alla custodia dei circa 15.000 volumi, sia alla agevole consultazione degli stessi da parte di studiosi, di ricercatori, di militanti e di giovani interessati. Purtroppo l’amministrazione de Magistris ha, sin dal suo primo insediamento, totalmente disatteso gli impegni assunti dalla giunta Iervolino e, con il suo atteggiamento ostruzionistico, ha, di fatto, reso inagibile il Centro sino a giungere inopinatamente alla richiesta di sgombero dei locali.

Il presente appello nasce, quindi, dall’esigenza di offrire ai responsabili del Centro la nostra solidarietà e per chiedere al Sindaco ed alla Giunta di assumere comportamenti in coerenza con le affermazioni, più volte ripetute, in merito alla piena fruibilità degli spazi pubblici e di revocare, pertanto, l’ordinanza di sgombero.

APPELLO PER “LA CITTA’ DEL SOLE”
DIFENDIAMO UNO SPAZIO CULTURALE DI ENORME PRESTIGIO

Luigi de Magistris, nel corso della recente campagna elettorale, ha ripetutamente ed enfaticamente affermato che, se gli elettori napoletani gli avessero riconfermato la loro fiducia consentendogli il secondo mandato, avrebbe avuto inizio, dal giorno successivo alla sua rielezione, una profonda rivoluzione culturale e civile nel modo di governare. Questo roboante annuncio, amplificato da alcuni intellettuali che si atteggiano a “guru” del movimento, ma che ricordano i descamisados argentini di peronista memoria, ha rappresentato uno dei temi centrali della propaganda elettorale di de Magistris, ed è stato ripreso ed agitato da quasi tutte le componenti della coalizione arancione (compreso qualche esponente della parte ultra moderata intruppatasi al seguito del Sindaco).

Però, come spesso è accaduto nella storia di questo Paese, un conto sono i solenni sbandieramenti di palingenetici rinnovamenti del modo di governare, altra cosa è il mantener fede, una volta ottenuto l’obiettivo di ritornare nelle postazioni di governo, alle impegnative parole d’ordine lanciate, sicuramente con le migliori intenzioni di questo mondo, nel corso della campagna elettorale.

Dai risultati del ballottaggio sono trascorsi 3 mesi esatti, De Magistris è di nuovo Sindaco di Napoli (anche se i suoi consensi sono diminuiti in termini assoluti rispetto a 5 anni fa),la giunta si è ormai insediata( e nella sua composizione è quasi totalmente identica alla precedente),ma di quella “rivoluzione” più volte richiamata nei comizi elettorali non vi è ancora alcuna traccia; anzi, a dire il vero, alcuni atti concreti al momento assunti dall’ Amministrazione sembrano andare in tutt’altra direzione.

Ci riferiamo in particolare alla vicenda del Centro Culturale “La Città del Sole” che ha sede al piano terra del monumentale edificio dell’ex Asilo Filangieri, in locali che gli furono assegnati nel 2009, per 15 anni, dalla giunta comunale allora presieduta da Rosa Russo Iervolino. Sabato 17 settembre è stata notificata al responsabile del Centro un’ordinanza di sgombero della Direzione Centrale Patrimonio del Comune di Napoli. In termini perentori ed ultimativi, usando il solito freddo linguaggio burocratico proprio di atti di tale natura, si intima ai responsabili del Centro di ottemperare, entro e non oltre 15 giorni, all’ingiunzione di sfratto. Naturalmente non si è tenuto alcun conto del fatto che nei locali del Centro si sono svolte iniziative culturali di straordinaria importanza, che si sono tenuti seminari formativi e dibattiti con intellettuali di prestigio internazionale, iniziative e dibattiti ai quali hanno preso parte migliaia di cittadini, soprattutto giovani. Inoltre, si è voluto deliberatamente ignorare che nei locali sono custoditi l’Archivio ed una Biblioteca di ben 15.000 volumi, con testi fondamentali oggi difficilmente reperibili altrove.

Siamo di fronte ad un atto di vera barbarie che offende la coscienza democratica della Città, in un momento in cui Napoli è ritornata purtroppo di nuovo agli onori della cronaca per alcuni inquietanti fenomeni di violenza urbana che vedono protagonisti giovani e giovanissimi, fenomeni in parte ascrivibili alla mancanza di luoghi di formazione culturale e di creazione di un’avanzata coscienza civile.

Noi sottoscrittori di questo appello ci rivolgiamo all’opinione pubblica sensibile alla difesa del tessuto culturale della città perché venga scongiurato questo scempio e chiediamo al Sindaco ed alla Giunta comunale di porre in essere tutte le attività di loro competenza per garantire al Centro “la Città del Sole” di continuare ad operare per il bene della Comunità.

Siamo certi che il Sindaco de Magistris non resterà sordo a questo appello che è ispirato a quei valori ai quali egli stesso ha fatto più volte riferimento.

Napoli,19 settembre 2016

Per sottoscrivere l’a­ppello inviare un mes­saggio di posta elett­ronica al seguente in­dirizzo:

antonio.frattasi@yahoo.it