L’ultimo Cavaliere
Siamo alla fine degli anni ’60. Aspetto mio nonno che torna dalla campagna. Ogni tanto, quando non è troppo stanco, mi mette in sella al suo asino e percorre gli ultimi 50 metri che lo separano dalla stalla. Quel ricordo sarà sempre impresso nella mia memoria.
Passano gli anni e cambiano le abitudini.
Le automobili sostituiscono gli asini e gli organizzatissimi allevamenti sostituiscono o rendono antieconomico tenere in casa galline, conigli e gli altri animali domestici. Le piccole aie paesane vengono bandite dai centri abitati ed in quel momento, a sua totale insaputa, prendo le difese di Artemio Q., l’ultimo cavaliere.
Alcuni vicini si lamentano con l’amministrazione comunale per il cattivo odore proveniente dalla stalla e immediatamente i ricordi riaffiorano e mi spingono a scrivere un piccolo manifesto, appeso un po’ ovunque, dove difendo il diritto di Artemio ad utilizzare il suo asino, il suo unico mezzo di trasporto. Impensabile a quella età una patente di guida, come incomprensibile per me la velocità con la quale ci siamo abituati al puzzo dei gas di scarico invece degli innocui escrementi di un animale erbivoro, molto meno puzzolente dei tanto amati e diffusi cani (nonostante la mia grande passione per questi ultimi).
Ora è finita davvero, ora forse i nuovi nati conosceranno questi fedeli amici e “servitori” solo attraverso i documentari, ora siamo nell’era “moderna”.
Artemio Q. è venuto a mancare il 20 luglio 2006.