La Polisportiva Sant’Angelo Romano, squadra di calcio che milita in prima categoria, ha matematicamente vinto il campionato con una giornata di anticipo nonostante le cose si fossero messe tutt’altro che bene per la nostra squadra.
Dopo aver condotto la classifica per buona parte del campionato, a 4 giornate dalla conclusione e 5 punti di vantaggio sulla seconda accade un fatto preoccupante: nella partita con l’Atletico Tivoli, con la squadra in svantaggio di un gol, vengono espulsi entrambi i portieri titolari per un eccesso di euforia in occasione del pareggio. Sembrava già allora una punizione eccessiva ma le sorprese non erano finite. All’uscita del bollettino settimanale che riportava le informazioni sulle classifiche, squalifiche e quant’altro relativo all’ultima gara disputata, la nostra squadra apprendeva con grande stupore che per quelle manifestazioni euforiche i due portieri erano stati squalificati per ben 3 giornate, cioè tutte quelle rimaste da disputare.
Le cose si mettevano male, una squadra di dilettanti non ha certo una grande rosa di giocatori, i punti in palio erano 9 e quelli di vantaggio rimanevano 5 (anche la seconda in classifica aveva vinto).
Nella partita successiva, forse a causa del morale a terra, la polisportiva si trova in svantaggio per 3 a 1 quando non manca molto alla fine della gara ma nessuno aveva fatto i conti con l’orgoglio e la testardaggine della società ma soprattutto dei giocatori e così succede qualcosa che ha dell’incredibile: la partita finisce 4 a 3 per il Sant’Angelo Romano!
Un’impresa che viene celebrata il lunedì anche da diversi giornali locali insieme alla insolita doppietta del difesore centrale Davide Laurenzi (classe 1985).
La giornata successiva, la penultima, è ancora una vittoria sofferta contro una squadra, il Roma Otto, a rischio retrocessione e quindi molto battagliera.
La partita finisce 3 a 2 per la nostra Polisportiva con un gol spettacolare nei minuti di recupero del ventiduenne Alessio Mecarelli, il campionato è matematicamente vinto!
Certo, il nostro paese con un’altissima percentuale di pendolari che lavorano a Roma come dipendenti ed un basso tasso di aziende produttive locali non potrà sperare in forti investimenti di privati, forse non riuscirà neanche a sovvenzionare la permanenza nella categoria superiore ma poco importa, GIUSTIZIA E’ FATTA!