Informazione e legalità, Marrazzo: “Non abbassare la guardia”.
Un momento della presentazione dell’Osservatorio nazionale contro le mafie.
19/09/07 – “La mafia, la camorra, la n’drangheta e tutta la criminalità organizzata hanno paura delle parole perché queste arrivano alla coscienza, insultano, fanno capire. Non bisogna abbassare la guardia”. Queste le parole del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, intervenuto questa mattina alla presentazione dell’Osservatorio nazionale sull’informazione per la legalità e contro le mafie, uno strumento invocato lo scorso anno nel corso degli Stati Generali dell’Antimafia. Un network che avrà lo scopo di superare i silenzi e la disattenzione dei media, fornire un’informazione libera e democratica e costruire una rete tra le realtà impegnate nella lotta per la legalità. Tra i presenti all’incontro, che si è svolto nella sede della Federazione nazionale della stampa italiana, il presidente della neonata Fondazione Libera Informazione Roberto Morrione, il segretario generale Paolo Serventi Longhi, il fondatore di “Libera” don Luigi Ciotti, il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Francesco Forgione e tanti parenti “dei martiri del giornalismo” d’inchiesta e denuncia, come li ha definiti don Ciotti.
“Non dovrebbe esserci bisogno di mettere accanto alla parola informazione – ha spiegato don Ciotti – l’aggettivo libera. Perché l’informazione o è libera o semplicemente non è informazione. Eppure – ha continuato – in questi anni è necessario specificare, puntualizzare. Abbiamo bisogno di un nuovo sapere” ha concluso il fondatore di ‘Libera’”.
“L’informazione deve avere un ruolo fondamentale – ha spiegato Morrione – in una società che soffre di un male gravissimo che è la crisi della democrazia. E’ in atto un braccio di ferro tra lo Stato, la società civile e la criminalità organizzata che da questa situazione non può che trarne vantaggio”.
“Il Lazio ha dichiarato monumento naturale il lago di Fondi – ha dichiarato Marrazzo – lo abbiamo preservato perché proprio intorno al lago una famiglia camorrista aveva acquistato una proprietà grandissima e si preparava ad un’urbanizzazione selvaggia”.
“Non bisogna abbassare la guardia, neppure nella nostra regione – ha precisato Marrazzo – soprattutto rispetto ai rischi di infiltrazione e di attività di ogni tipo, a partire dal riciclaggio. Per questo il Lazio sarà nella Fondazione con un sostegno concreto, perché servono risorse per queste iniziative”.
Rivolgendosi poi a don Ciotti e a Morrione, il presidente Marrazzo ha aggiunto: “La Fondazione può diventare una boa, per le istituzioni e per le associazioni. Abbiamo tutte le carte in regola per fare paura alla mafia”.
Fonte: Regione Lazio