La Dis-Giunta comunale

Il Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio ha respinto il ricorso presentato dall’ex sindaco Angelo Gabrielli insieme agli ex assessori Umberto Di Pietro e Filoteo Recchioni nei confronti di Angelo Mascetti e Roberto Cornacchia.
Secondo il sindaco e gli assessori che hanno presentato con lui il ricorso, non tutti i dimissionari componenti della Giunta hanno presentato insieme la lettera di dimissioni. Per questo ed altri motivi il Tribunale ha confermato la correttezza delle decisioni prefettizie convalidando la nomina del Commissario, dottoressa Silvia Montagna, e la sospensione della Giunta, in attesa di apposito provvedimento che ne decreterà lo scioglimento.

All’interno delle Giunte di alcuni Comuni della provincia di Roma sussistono situazioni di presunta incompatibilità di cariche amministrative. La provincia sembra non essere un caso isolato poiché le spaccature nei poli hanno confini maggiori e radici che si fondono tra le mura di Montecitorio (dove in questi giorni traspare una velata e fantomatica pace dei sensi). Nel nostro piccolo, fondamentalmente, ci difendiamo bene. Aggrappato al Monte Patulo, inizia a lasciare tracce storiche già dall’anno mille e ad oggi, dopo aver raggiunto i 4.000 abitanti circa, continua a far parlare di sé: naturalmente non per la bellezza storica dei suoi monumenti e dell’imponente costruzione del castello Orsini-Cesi ma per ben altro…
Protagonista di una spy-story “nostrana” il ridente paesino di Sant’Angelo Romano, dove da qualche tempo imperversa una vicenda degna di una telenovela latino-americana. Beniamino dell’ordine ripristinato, il Tribunale amministrativo regionale.
Tutto è iniziato quando l’ex sindaco Angelo Gabrielli, ha presentato un ricorso insieme agli ex assessori Umberto Di Pietro e Filoteo Recchioni nei confronti di Angelo Mascetti e Roberto Cornacchia.
Motivo del ricorso, la consegna della lettera di dimissioni a “fasi alterne” e non tutte insieme. In particolare Mascetti e Cornacchia per l’appunto, sono accusati di averle presentate in un secondo momento.
La mancata consegna in contemporanea avrebbe impedito al prefetto di sospendere la Giunta (può essere sospesa solo se la maggioranza si dimette nello stesso istante).
Secondo il Tar, invece il segretario comunale aveva documentato la presentazione contestuale di dimissioni della maggioranza della Giunta, che  è stata sospesa in attesa di apposito provvedimento che ne decreterà lo scioglimento. Per amministrare temporaneamente l’ente, il Prefetto di Roma ha nominato il viceprefetto aggiunto, la dottoressa Silvia Montagna, come Commissario Prefettizio. Tutto questo a seguire delle dimissioni presentate il 31 marzo scorso, della maggioranza dei consiglieri comunali, come dicevamo. Al commissario Montagna è stata attribuita una trilogia di poteri: sindaco, consiglio e giunta. Il Comune di Sant’Angelo Romano, dovrà attendere la primavera del 2009 per andare al voto che porterà il rinnovo degli organi elettivi in occasione delle consultazioni amministrative.
Tutto è bene, quel che finisce bene. Almeno per ora.

Alessandra Cristofari

Fonte: quindicinale gratuito XL dell’8 maggio 2008 – pag. 9