Si avvicina la data delle elezioni amministrative nel nostro comune e la situazione diventa sempre più drammatica.
Tutti contro tutti
Si avvicina la data delle elezioni amministrative nel nostro comune e la situazione diventa sempre più drammatica.
La passata amministrazione è decaduta per macroscopiche differenze di vedute ma potrebbe aver avuto un ruolo determinante anche la scelta di Francesco Storace di creare un nuovo partito e la conseguente scelta di alcuni amministratori di passare da Alleanza Nazionale al nuovo partito, La Destra.
Indipendentemente dai motivi che ne hanno causato lo scioglimento, sembrava però evidente la spaccatura tra i rappresentanti dei partiti dell’attuale PDL ed il resto della lista capitanata da Gabrielli. Tanto evidente da portare ad un accordo tra PD, AN e FI accettato anche dall’attuale federazione del nuovo PDL nel quale sono confluiti entrambi i partiti (AN e FI). Un evento raro, se non unico, nel panorama italiano.
Nonostante la buona notizia le cose non sono andate come si poteva pensare.
Non appena i due partiti sono stati sciolti è successo di tutto, per non parlare delle travagliate vicende che hanno portato all’accordo col PD sottoscritto inizialmente dai segretari di AN e FI.
Se le notizie che ci sono arrivate sono vere, sembrerebbe infatti che i due segretari di AN e FI, cioè Massimiliano Salvatori e Remo Verdirosi rispettivamente, hanno trovato un accordo con il capo dell’opposizione della decaduta amministrazione Gabrielli (Ottorino Mattei) per formare una terza lista.
E pensare che i rappresentanti territoriale del neonato partito (il PDL) avevano incaricato proprio i due segretari di portare a termine la trattativa con il PD ma, alla luce del loro evidente disinteresse a praticare questa strada, avevano nominato una delegazione apposita, incaricata di occuparsi della trattativa, composta da Sandro Croce, Attilio Cornacchia e Lorenzo Mariani.
Certo, un paese di circa 4 mila abitanti che aveva anche raggiunto uno storico accordo fra i due maggiori partiti italiani non ne aveva proprio bisogno. La terza lista toglierà soltanto voti alla coalizione che si contrappone a Gabrielli (oops, volevo dire a Cornacchia).
Già, perché Antonio (Tony) Cornacchia sarà il capolista dei resti della ex giunta Gabrielli, ormai uscito allo scoperto con un articolo apparso su Nuovo Oggi di domenica 15 marzo nel quale si dicono cose vere ma in modo fuorviante.
E’ noto infatti che né Alleanza Nazionale né Forza Italia hanno mai ritenuto Cornacchia come rappresentante dei due partiti a Sant’Angelo Romano. E lo sa bene lo stesso Cornacchia, tanto bene da far scrivere sull’articolo di avere “come riferimento il centro destra, Forza Italia, A.N., l’MpA ed il governo Berlusconi oltre al presidente Fini”. Ma i partiti da lui menzionati non lo sanno ed hanno, al contrario, benedetto l’alleanza tra PD e PDL che ha come rappresentante Mario Mascetti. La sua quindi è una lista civica ispirata ai valori del centro destra ma nulla di più.
Saranno queste quindi le liste per le amministrative? No, o almeno non solo.
L’ultima novella arriva da un altro personaggio politico che non ha trovato posto nelle altre coalizioni, nonostante sia il segretario del circolo santangelese de La Destra. Stiamo parlando di Fabio Scardazza che sembrerebbe ben intenzionato a creare una quarta lista.
La sua scelta è stata quella di tentare la via della lista civica forse non trovando altri partiti disponibili ad un accordo e avendo pochissime probabilità di riuscita concorrendo solo con il proprio partito di riferimento.
Spero di essere smentito perché 4 liste in un paese come il nostro sarebbero veramente una cosa ridicola.