E’ durato ben poco il nuovo ciclo della discarica di inerti. Solo il 13 febbraio scorso il comune ne aveva annunciato la riapertura con un comunicato affisso un pò ovunque ma già il 29 aprile risultava chiusa.
E’ durato ben poco il nuovo ciclo della discarica di inerti. Solo il 13 febbraio scorso il comune ne aveva annunciato la riapertura con un comunicato affisso un pò ovunque ma già il 29 aprile risultava chiusa.
Chi si fosse recato presso la discarica dal 29 aprile ad oggi si sarebbe trovato di fronte un foglietto con su scritte soltanto poche parole:
Area sottoposta a sequestro giudiziario ai sensi art. 321 C.P.P. dal personale Carabinieri Sant’Angelo Romano, ARPA Lazio, ASL Roma G.
Agli utenti ed alla cittadinanza la chiusura veniva comunicata con altrettanta concisione dalla stessa persona, responsabile del servizio, che ne aveva comunicato l’apertura, architetto Corrado Gavasso.
Il comunicato, affisso anch’esso in giro per il paese come il precedente, riportava l’avviso ed una diffida che condividiamo pienamente:
Comunicazione ai cittadini che la discarica è chiusa. Pertanto si diffida chiunque a scaricare nei pressi della stessa materiali o altro.
La speranza è che nel frattempo il comune provveda a dare indicazioni ai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti ed inerti oppure individui un’area idonea a tale scopo.
In realtà avremmo preferito che il comunicato riportasse anche le modalità di smaltimento oltre la diffida.
Tornando invece alla discarica sembra che i motivi della chiusura siano dovuti ad una non corretta gestione del registro dei conferimenti ed al ritrovamento di diverse sostanze pericolose, quali l’ormai tristemente famosa eternit, che necessitano di luoghi idonei e di una diversa procedura per lo smaltimento.