Agevolazioni per i pendolari
Viterbo – 4 giugno 2009 – ore 20,05
L’aumento della domanda di mobilità dalle aree periferiche verso Roma, unita alla necessità di adeguare i servizi al crescente numero di abitanti che, negli ultimi anni, si è spostato fuori città, impone l’incremento delle linee comunali di interconnessione tra gomma e ferro.
In questo quadro si inserisce l’impegno della Regione Lazio che, su proposta dell’assessorato alla Mobilità, ha predisposto un programma di implementazione del trasporto pubblico intermodale nei Comuni del Lazio, per favorire lo scambio tra trasporto urbano su gomma e trasporto ferroviario per i pendolari diretti a Roma.
Già con l’approvazione del Piano Operativo Regionale 2007-2013, la Regione Lazio ha stanziato, in questa direzione, 55 milioni di Euro per la riqualificazione e la messa in sicurezza di 156 stazioni in tutto il territorio regionale, 33 milioni di euro per la realizzazione di 26 nodi di scambio al servizio delle per consentire l’integrazione del traffico veicolare privato con quello pubblico su gomma e ferro, 35 milioni di euro per l’acquisto di 8 convogli a disposizione della rete Rfi e 49 milioni di euro per l’acquisto di autobus a basso impatto ambientale.
Ulteriori finanziamenti, per un totale di circa 2 milioni e mezzo di euro sono ora in arrivo dalla Regione Lazio, per garantire ai cittadini dei Comuni del Lazio e dell’Hinterland romano maggiore accessibilità alla rete ferroviaria attraverso il trasporto pubblico locale, con un ampliamento delle linee e della possibilità intermodali e, come previsto dalla L.R. 30 del 1998, con l’estensione dell’adduzione diretta alla ferrovia anche nei comuni limitrofi serviti da nodi ferroviari.
Diversi i Comuni del Lazio che hanno presentato, ad oggi, domande per la creazione di nuove linee urbane di adduzione alla rete ferroviaria per i pendolari.
Tra questi Arpino (FR), Campagnano di Roma (RM), Colleferro (RM), Fabrica di Roma (VT), Formello (RM), Palombara Sabina (RM), Poggio Mirteto (RI), Pomezia (RM), Sant’Angelo Romano (RM), Tarquinia (VT) e il consorzio CTC (FR) che comprende i comuni di Arce, Rocca d’Arce, Colfelice, Fonta Liri e Santopadre.
Tra questi, il comune di Pomezia ha già sviluppato, in aggiunta ai 375 mila chilometri annui di rete di trasporto urbano già esistente, tre linee ulteriori di collegamento della cittadina e delle località limitrofe ai nodi ferroviari: la linea Pomezia – Santa Palomba, per il collegamento della città alla linea FR7 Roma – Formia, la linea Pomezia – Selva dei Pini – Santa Palomba, per la stessa ferrovia, e la linea Pomezia – Campo Ascolano – Ostia per il collegamento alla ferrovia Regionale Roma – Lido.
Un totale di 220 mila km annui in più che la Regione Lazio finanzierà con 300 mila euro aggiuntivi rispetto alla cifra storica di 402 mila euro già erogata al comune di Pomezia per il tradizionale trasporto pubblico locale.
Per l’area di Pomezia, inoltre, è già prevista, all’interno del POR 2007 – 2013, la messa in sicurezza della stazione di S. Palomba (FR7), la realizzazione di un nuovo nodo di scambio e il raddoppio della tratta Aprilia Campoleone sulla linea ferroviaria FR8.
Dopo Pomezia si procederà con gli altri comuni che hanno già fatto o che faranno richiesta alla Regione di finanziamenti per la creazione di nuove linee di adduzione al ferro per i pendolari.
“I nuovi finanziamenti – dichiara l’assessore alla Mobilità della Regione, Franco Dalia, rispondono a tre esigenze fondamentali: incrementare le possibilità di spostamento dei cittadini, velocizzare i collegamenti e ridurre l’impatto ambientale del trasporto privato.
Quando si spendono soldi pubblici – prosegue Dalia – occorre eliminare gli sprechi, puntare al massimo dell’efficienza e restituire ai contribuenti un servizio adeguato”.
“Ascoltare le esigenze di un territorio come quello di Pomezia – aggiunge Umberto Ponzo, presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio – vuol dire restituire credibilità alle istituzioni. Il lavoro di squadra portato avanti da Regione e autonomie locali ha consentito anche in questo caso, di dare ai cittadini risposte concrete e servizi migliori”.
Fonte: TusciaWeb