Buoni propositi


Mi ero riproposto di lasciare un anno di “rodaggio” alla nuova amministrazione, limitandomi a riportare solo i fatti degni di nota.


Buoni propositi

Mi ero riproposto di lasciare un anno di “rodaggio” alla nuova amministrazione, limitandomi a riportare solo i fatti degni di nota.
Fra le cose che considero degne di nota ricadono ovviamente i comunicati dell’Amministrazione Comunale e dell’opposizione.
Opposizione che, da cittadino, ringrazio per l’azione di controllo che svolge nei confronti dell’attuale maggioranza, azione che ritengo doverosa nei confronti degli elettori tutti, non solo quelli che hanno votato chi in questo momento rappresenta l’opposizione.
Senza entrare nel merito della vicenda, ritengo inopportuna una risposta dell’amministrazione. Semmai la risposta sarebbe dovuta arrivare dai rappresentanti politici della lista, PD e PDL.
Il riferimento è alla risposta dell’Amministrazione ai dubbi sollevati da Scardazza riguardo l’assunzione di alcune lavoratrici e comunque il motivo per cui scrivo è solo per riportare il testo della replica.
Vorrei però anche cogliere questa occasione per fare due osservazioni su altrettante dichiarazioni rilasciate dal Sindaco sull’ultimo numero de Il Futuro, perché ritengo che in questo primo periodo si decida la direzione che la macchina amministrativa prenderà nei prossimi anni.

Parliamo di TARSU
La TARSU, tassa sui rifiuti solidi urbani, è attualmente calcolata sulla superficie dell’appartamento. Nell’intervista il Sindaco dichiara che “la produzione dei rifiuti è maggiormente influenzata dal numero dei residenti di una unità immobiliare piuttosto che dalla superficie della stessa”. Nonostante l’osservazione sia indiscutibilmente corretta, risulta fuorviante l’uso delle parole “numero dei residenti” anziché “componenti del nucleo familiare” che avrebbe assunto tutt’altro significato.
Ritengo infatti improbabile che una famiglia con 7-8 figli possa comprare un appartamento di 200 mq e quindi, personalmente, sarei ben contento di pagare una cifra “ingiusta” come prevede l’attuale regola anziché dare il colpo di grazia ad una famiglia già potenzialmente in difficoltà.
Se invece si stava pensando ai numerosi stranieri presenti nel territorio comunale, allora bisognerebbe ricordare che i contratti di affitto prevedono, di norma, il divieto di subaffittare l’appartamento. Quindi il conduttore ed il proprietario dovrebbero farsi carico di eventuali extra costi sostenuti dall’amministrazione in caso di mancato rispetto di questa elementare regola.

Le affissioni
Anche nel caso delle affissioni si può agevolmente concordare sul “manifesto selvaggio a costo zero”, ma bisogna sempre creare le condizioni a contorno.
Se infatti prendiamo ad esempio un’organizzazione come quella che si occupa della Sagra della Pizza Fritta (della quale faccio personalmente parte), ci rendiamo presto conto che il pagamento per la pubblicizzazione dell’iniziativa potrebbe solo aggravare la situazione. Basti pensare che da 19 anni i residenti del rione Pineta si auto tassano e lavorano per giorni prima e (in modo molto più impegnativo) durante la manifestazione con grande spirito di sacrificio ed al solo scopo di passare due serate in allegria.
L’altro caso sarebbe quello dei comunicati dell’opposizione, che peserebbero sulle tasche delle persone che già spendono il loro tempo per gli altri (o almeno così dovrebbe essere).
Considerando gli esempi sopra esposti, ritengo che il pagamento delle affissioni possa ritenersi corretto solo ad una condizione: che il centro ed ogni agglomerato urbano decentrato di Sant’Angelo Romano vengano dotati di uno spazio nel quale affiggere gratuitamente comunicati, intendendo per “agglomerati urbani decentrati” La Selva, Ponte delle Tavole e l’Osteria Nuova. Ovviamente lo spazio gratuito andrebbe regolamentato prevedendo, ad esempio, una dimensione massima del comunicato o altre regole che permettano l’uso non esclusivo dello spazio da parte di un singolo comunicato.
Soddisfatta questa esigenza, ogni altro spazio può essere “acquistato” oltre quello gratuito compatibilmente con il decoro urbano del paese.
Ritengo poi che possano essere inserite varie altre regole che prendano in considerazione la tipologia di evento pubblicizzato (una raccolta di sangue organizzata dalla Croce Rossa non credo possa essere messa sullo stesso piano della pubblicità di un centro commerciale), come pure si potrebbe pensare di far pagare sempre se l’evento non è nel territorio comunale visto che non avremmo benefici ma solo oneri per ripulire lo spazio dell’affissione.

La replica

IL COMUNE INFORMA
a cura dell’Amministrazione Comunale di Sant’Angelo Romano

 

A PROPOSITO DI SCUOLA MATERNA E …ALTRO

Dopo anni di polemiche sulle liste di attesa e a pochi mesi dall’insediamento, abbiamo istituito due sezioni di scuola materna comunale che hanno interamente assorbito la popolazione in età prescolare con un investimento di 104 mila euro di cui 80 mila a totale carico della Regione, rispettando così un preciso impegno assunto con le mamme durante la campagna elettorale.
Il consigliere di minoranza FABIO SCARDAZZA, cui evidentemente tale risultato non interessa, per tutta risposta ha pubblicamente accusato questa Amministrazione di scarsa trasparenza e clientelismo nelle assunzioni del personale della scuola materna disinformando l’opinione pubblica sulle procedure.
La gestione della scuola materna, infatti, è stata affidata a seguito di regolare gara pubblica ad una Società Cooperativa a cui compete tra l’altro di fornire e retribuire direttamente il personale docente ausiliario. Detta Società ha per legge l’obbligo di riassumere il personale già utilizzato nell’anno precedente e, rispetto alle nuove assunzioni, può procedere a propria discrezione, senza l’obbligo di procedure selettive pubbliche e senza alcun altro vincolo se non quello della professionalità dei docenti. Nessuna competenza ha quindi il Comune in merito alle assunzioni predette e nessuna pressione è stata fatta dall’Amministrazione Comunale nelle scelte effettuate dalla Società appaltatrice.
Piuttosto il Consigliere Scardazza, che per otto anni è stato esponente di spicco dell’Amministrazione Gabrielli, che si erge oggi a paladino della moralità e della trasparenza e che si interroga perplesso sull’avvenuto cambiamento, perché non ci fornisce una risposta esauriente alle seguenti domande?:

  1. Con quali procedure “trasparenti” sono stati assunti i lavoratori della mensa sacolastica comunale o quelli del Todys’ o quelli del call center o quelli delle innumerevoli case di riposo esistenti sul territorio comunale?
  2. Perché non sono stati mai banditi concorsi per i vigili urbani di cui il Comune aveva ed ha tanto bisogno?
  3. Perché la discarica degli inerti è stata sequestrata dalla Magistratura?
  4. Chi pagherà il debito di 100 mila euro accumulato dalla società mista pubblico-privata Sabina Romana da noi messa in liquidazione?
  5. Chi pagherà il debito di 140 mila euro per le spese di progettazione della RSA mai realizzata?
  6. Chi pagherà i 17 mila euro senza delibera di impegno delle spese di riproduzione cartografica della variante al Piano Regolatore mai approvata?
  7. Chi pagherà le centinaia e centinaia di migliaia di euro di spese legali e risarcimenti per le innumerevoli cause già in corso contro il Comune e per quelle che verranno intentate dai cittadini in possesso di concessioni edilizie “fasulle” per le quali l’UT sta procedendo alla revoca in autotutela?
  8. Come può Piazza Craxi essere costata 170 mila euro più altri 91 mila rivendicati dal costruttore per presunti lavori aggiuntivi senza delibera di affidamento, quando per il parco giochi in Pineta la Comunità Montana ne ha spesi “soltanto” 70 mila?
  9. Chi ha liquidato la Pro-Loco?
  10. Chi ha realizzato il “muro della vergogna” presso l’edificio scolastico?
  11. Chi risarcirà i Santangelesi per lo scempio subito dal territorio a causa dell’abusivismo edilizio dilagante?
  12. Come mai la Magistratura ha posto sotto sequestro 400 pratiche di condono edilizio?
  13. Chi ha portato il Comune sull’orlo del dissesto finanziario?

Dobbiamo continuare? E’ questo che i cittadini debbono rimpiangere? Speriamo proprio di no!!!!
Ce n’è comunque abbastanza per dire “MA DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA!!!”