Incompatibilità del vice sindaco
Claudio Carolini, indagato, denuncia i consiglieri
Tre imputati, tra cui due fratelli di Sant’Angelo Romano e un costruttore F.B., indagati dalla procura per un presunto abuso edilizio. Uno dei due fratelli ha promesso che demolirà ciò che è stato costruito su un terreno in campagna. Un caso che è destinato a creare dibattito per mesi ancora. E dieci giorni fa una notifica dei Carabinieri che ha creato malumori.
Si tratta di Claudio Carolini, vice sindaco e assessore all’Urbanistica imputato per reati edilizi, che ha denunciato i consiglieri comunali l’incompatibilità in merito alla vicenda.
Il vice sindaco e assessore all’Urbanistica di Sant’Angelo Romano, nonché massimo esponente del circolo locale del Partito Democratico, è imputato per reati edilizi e, quando quattro consiglieri di opposizione contestano la nomina richiamando il principio della “questione morale” tanto sbandierato dal suo partito, li querela per diffamazione.
La “diffamazione” si sarebbe consumata con un documento firmato e fatto mettere agli atti durante l’assise pubblica chiamata a votare la “presa d’atto della nomina della Giunta”. Documento a cui gli stessi consiglieri hanno chiesto inutilmente di allegare l’atto di citazione in giudizio dell’imputato.
«Appare chiaro il grave tentativo di intimidire i consiglieri comunali nella speranza antidemocratica di metterli a tacere – ha dichiarato il consigliere Ottorino Mattei, Indipendente di sinistra – Carolini querela, ma non risponde, in nessuna sede, al rilievo opposto da legittimi rappresentanti dei cittadini. Proprio quando il suo Partito accusa il premier Berlusconi di usare le denunce allo stesso scopo intimidatorio piuttosto che rispondere a dieci domande. Visto che qui stanno tutti zitti, dai suoi democratici compagni di Partito al sindaco, chiediamo conto agli inquilini delle sedi romane di un così grave comportamento. Lo chiediamo, per esempio, a Lucherini, a Morassut, a Bersani, a Franceschini, a Marino».
«Le mie domande sono solo due: è normale che, a maggior ragione in un paese dove l’allarme abusivismo è grave e conclamato (ricordiamo che la Magistratura ha sequestrato ben 400 pratiche di sanatorie), a dettare la politica urbanistica sia una persona chiamata a rispondere davanti al giudice di reati edilizi? E poi: quanto è democratica una persona che querela i consiglieri comunali per posizioni assunte nell’esercizio delle loro democratiche funzioni?».
«Sia chiaro, questo genere di denunce – ha precisato Mattei – non ci spaventa, per noi la democrazia non è uno slogan. Il nostro patrimonio continuano ad essere le nostre idee e il diritto di esprimerle soprattutto nei riguardi di chi è chiamato ad amministrare».
E poi «attendiamo ancora, per la verità da quasi due mesi – ha aggiunto Massimiliano Salvatori (Pdl), segretario della lista civica “Alleanza per Sant’Angelo” – che il presidente del consiglio regionale risponda alla interrogazione presentata in merito a questa questione dal consigliere Tommaso Luzzi (Pdl) che vorrebbe sapere nell’ordine: se non si ritenga opportuno commissariare l’assessorato all’Urbanistica di Sant’Angelo. Se al contrario, si ritenga superfluo mantenere tale situazione e se la questione morale tanto sbandierata dal PD sia solo uno slogan da propinare agli elettori; come si intenda risolvere questa situazione per garantire trasparenza nell’amministrazione di Sant’Angelo Romano».
di Gino Ferretta
Fonte: Settimanale Tiburno del 27 ottobre 2009 – pag. 14