La morte di una persona è un evento triste, soprattutto in un piccolo paese come il nostro dove, magari di vista, tutti si conoscono. Ma alcune persone hanno lasciato un segno indelebile.
Quando vengono a mancare persone di questo peso, l’amministrazione comunale dovrebbe proclamare almeno il lutto cittadino, ma a quanto pare non siamo della stessa opinione.
E’ successo quindi che alla morte di Don Mario Micolonghi nel 2007, l’amministrazione comunale non abbia ritenuto opportuno proclamare il lutto cittadino. Eppure parliamo di un prete santangelese “purosangue”, parroco di Sant’Angelo Romano dal 1949 al 2002!!!
Pochi giorni fa si è presentata all’amministrazione comunale una nuova occasione per dimostrare la gratitudine dell’intero paese ad un altro personaggio che ha lasciato il segno, Giorgio Zanoboli, ma anche questa volta, nonostante l’amministrazione fosse cambiata, non si è ritenuto opportuno proclamare il lutto cittadino.
Riecheggia così nella mente la famosa frase del Principe di Salina (nel romanzo Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa): tutto cambia affinché nulla cambi.