Sant’Angelo Romano riscrive la storia Lucani: «Ai play off per giocarcela»
Il Sant’Angelo Romano ce l’ha fatta. La squadra del presidente Massimiliano Lucani ha raggiunto uno storico piazzamento nei play off di Promozione, centrando il miglior risultato della storia della società tiburtina che già anni fa si piazzò terza in un campionato dove, però, non era prevista la post-season. «Una soddisfazione enorme – dice Lucani, uno dei più giovani presidenti dell’intero panorama laziale coi suoi 29 anni – considerando la fortissima concorrenza di squadre che hanno investito cifre nettamente superiori alle nostre e ripensando al fatto che siamo stati “nomadi” per tutta la stagione.
Il comune di Sant’Angelo, infatti, ci ha chiesto cifre assurde per sfruttare il campo (in terra, ndr) quest’anno e così ci siamo dovuti rivolgere altrove: a Castel Chiodato ci hanno subito aperto le porte e lo stesso ha fatto Guidonia che ci ha permesso di giocare stabilmente a Montecelio le gare domenicali pur continuando ad allenarci in varie località. A parte queste disavventure, però, avevo detto ai ragazzi che volevo lottare fino all’ultimo per entrare nei play off e ieri è arrivata la certezza grazie al successo per 3-1 sul Capena firmato dai gol di Simone Sciamanna, De Cenzo e Mattiuzzo». Nonostante la giovanissima età, Lucani è da otto anni presidente del Sant’Angelo. «Ho smesso di giocare e mi sono dedicato a questa avventura assieme a mia mamma quando la squadra era appena retrocessa in Prima categoria. Mio papà Giancarlo già allenava qui e oggi è l’allenatore della nostra Promozione» ricorda Lucani che non ha veleno nei confronti degli amministratori comunali del paese che rappresenta nel calcio. «Li ringrazio perché anche col loro atteggiamento hanno convinto la gente di Sant’Angelo a seguirci con grande affetto e costanza, come mai era accaduto prima». Sant’Angelo farebbe anche l’Eccellenza qualora la squadra arrivasse fino in fondo? «Ovviamente sì, con tutti i sentimenti» dice con un sorriso Lucani. «Il campo? E’ un problema che ci porremmo a tempo debito». Quindi i play off, da giocare sul campo del Vescovio, non sono un punto d’arrivo per il club della piccola cittadina. «E’ chiaro che avremo una partita proibitiva, da giocare fuori casa e contro una squadra che meritava il salto di categoria e con cui tra l’altro in passato sono uscite sempre partite avvincenti e corrette. Io ci credo anche perché non vogliamo aver fatto 30 senza fare 31…».
T. Pom.
Fonte: quotidiano Il Messaggero