Dal gruppo “Impegno per Sant’Angelo” la denuncia sull’immobilismo della giunta
All’incontro del 3 novembre emergono le critiche sui servizi e sulla scuola
di Gino Ferretta
A Sant’Angelo Romano, giovedì 3 novembre, si è tenuto al centro anziani del Palazzo comunale, l’incontro organizzato dal gruppo di minoranza “Impegno per Sant’Angelo” per fare il punto della situazione amministrativa dopo due anni e mezzo – metà mandato – dell’attuale ammnistrazione comunale.
Davanti a decine di cittadini santangelesi radunati nella sala, tra cui spiccava la presenza dei consiglieri di opposizione Angelo Gabrielli e Ciro Quindici, nonché del vice sindaco Claudio Carolini, ha introdotto i lavori il rappresentante santangelese di “Fratelli d’Italia” Antonio Lotierzo che ha fatto un riepilogo sommario della scaletta degli interventi riportando tra l’altro gli umori dei residenti non proprio benevoli nei confronti degli attuali amministratori soprattutto dalle cosiddette “campagne”.
La parola poi è passata al portavoce del gruppo “Impegno per Sant’Angelo”, Lorenzo Mariani, il quale ha aggiornato la situazione riguardo ad un provvedimento atteso da molti residenti: lo stato di avanzamento del Piano di recupero dei nuclei sorti spontaneamente regolati dalla Legge 28 del 1980.
Nel lungo discorso il relatore ha posto in evidenza soprattutto l’incongruenza dei tecnici del Comune nell’affermare nelle norme generali la mancanza totale di cubatura nell’attuale Piano regolatore generale, definito “saturo”, con “l’articolo 6 lettera E della legge 28” che recita testualmente “la nuova volumetria dev’essere compresa all’interno del fabbisogno complessivo dello strumento urbanistico generale approvato o adottato”.
“Ciò vuol dire che, in mancanza di una nuova variante al Prg, non sarà possivile far approvare la Variante speciale dalla Regione Lazio”, ha spiegato Mariani.
Dopo Mariani ha preso la parola la consigliera comunale Elena Campini, che ha espresso con rammarico la delusione provata dalla sua prima esperienza politica, in un contesto dove la maggioranza è chiusa ed arroccata su sè stessa. Ritenendo di fare a meno del contributo di idee e di proposte della minoranza, con consigli comunali con tempi di intervento contingentati in spregio al regolamento del consiglio stesso. E – sempre secondo la Campini – soprattutto, con provvedimenti amministrativi discutibili ed impopolari.
Infine, le conclusioni di carattere generale rilasciate dal capogruppo Giulio Verdirosi che, con una panoramica sommaria, ha ricordato gli atti amministrativi (pochi invero per via della mancanza totale di finanziamenti in Conto capitale), la maggior parte dei quali ha suscitato disservizi amministrativi, quando non addirittura aggravi di spesa per le casse del Comune.
Dalla “farsa” sulla rescissione dell’accordo di Vigilanza del comune di Mentana, a seguito di vicende poco chiare che hanno interessato gli amministratori della giunta, ad assunzioni ritenute dai più superflue e poco rispettose nei confronti dei cittadini a cui mancano i servizi essenziali, alle facili esternalizzazioni dei servizi che fanno pagare due volte: le ditte esterne più i dirigenti comunali.
E dulcis in fundo – a parere sempre di Verdirosi – la telenovela della raccolta differenziata la cui “ripartenza” è continuamente rinviata a data da destinarsi. Facendo meritare al comune di Sant’Angelo Romano, ultimo nell’area senza il servizio della differenziata, l’appellativo di “pattumiera” dell’intero territorio della Sabina romana.