Sala convegni stracolma per la presentazione dell’opuscolo di poesie in dialetto santangelese “Paese méu” di Francesco Mozzetta
di Igor Mandicari
Quella del 14 gennaio scorso è stata una giornata densa di eventi per Sant’Angelo Romano: convegno nella mattinata, banda musicale, museo preistorico e presentazione di un opuscolo di poesie dialettali nel pomeriggio. Il tutto inserito in una manifestazione di 3 giorni, dal titolo “Gusti e tradizioni di Sant’Angelo Romano”, la cui organizzazione è stata affidata al presidente della Banda musicale folkloristica “Medullia”, Sabato De Sena.
Resa possibile grazie ad un finanziamento della Regione Lazio, la manifestazione si è conclusa nella giornata di domenica 15 con un vivace e colorato raduno bandistico al quale hanno partecipato anche la banda “G. Verdi” di Castelchiodato, la banda “Cornicolana” di Montecelio e le majorettes “Golden Stars Sabine” di Selci (Rieti).
La manifestazione aveva lo scopo di far conoscere e valorizzare alcuni prodotti tipici locali recentemente inseriti, grazie soprattutto all’operato del vicesindaco Claudio Carolini, nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tipici, elenco stilato e periodicamente aggiornato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali; questi i prodotti tradizionali riconosciuti: “ciambella all’olio di Sant’Angelo Romano”, “pizza bbotata” e “pizza varata”. Si tratta di 3 eccellenti prodotti da forno, di antichissima tradizione, realizzati con pochi ed essenziali ingredienti (fondamentalmente farina, olio d’oliva, acqua e sale). Al convegno, organizzato nella splendida cornice del Castello Orsini-Cesi e moderato dal dott. Vittorio Morelli, geologo e sommelier locale, hanno preso parte oltre al Sindaco di Sant’Angelo Romano, avvocato Martina Domenici, anche i Sindaci di alcuni Comuni limitrofi, come quelli di Mentana e Palombara Sabina, e rappresentanti della Regione Lazio. Si è largamente trattato delle diverse tipologie di prodotti tipici, della loro importanza come elementi di qualità del territorio e come fattori di sviluppo socio-economico. Diversi gli interventi che si sono susseguiti, alcuni dei quali di notevole interesse. Istruttivo l’intervento della dott.ssa Miria Catta, dell’ARSIAL (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio), ente regionale al quale si deve l’espletamento dell’iter che ha portato a questo importante risultato. Il convegno è stato allietato dai ragazzi dell’istituto alberghiero di Palombara Sabina, che hanno ripetutamente distribuito e fatto assaggiare ai presenti queste perle della tradizione alimentare santangelese.
Nel pomeriggio, dopo una breve esibizione della locale Banda Musicale Folkloristica “Medullia” e una visita guidata al Museo preistorico del territorio tiberino-cornicolano, posto all’interno del castello e diretto dal dott. Fabio Sebasti, si è svolta, in una sala gremita di persone, la presentazione dell’opuscolo di poesie dialettali “Paese méu”. Poesie in dialetto santangelese di Francesco Mozzetta (Checchino)”, curato dal prof. Marco Giardini, naturalista ed appassionato di dialetto e tradizioni locali. La presentazione di questo opuscolo è stata inserita tra le manifestazioni organizzate nell’ambito della Giornata Nazionale del Dialetto e delle lingue locali, che si celebra il 17 gennaio di ogni anno e che è giunta quest’anno alla quarta edizione. In occasione di questa giornata l’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) invita tutte le Pro Loco e le realtà che si adoperano per la tutela e salvaguardia di questi patrimoni linguistici (biblioteche, enti, scuole, università, associazioni culturali, ecc…), ad aderire a questa iniziativa organizzando un evento dedicato oppure inserendo nelle loro manifestazioni uno spazio anche piccolo che ricordi l’importanza delle lingue locali e dei dialetti. L’opuscolo “Paese mèu”, di sedici pagine, patrocinato dal Comune di Sant’Angelo Romano, è stato stampato grazie al contributo della Nuova Pro Loco Sant’Angelo Romano (soprattutto grazie all’impegno e alla disponibilità del suo presidente, Mario De Luca) e ospita alcune poesie in dialetto santangelese di Francesco Mozzetta, detto Checchino, scomparso alla fine di novembre scorso all’età di 85 anni. Queste poesie, divertenti, argute e pungenti, come era nel carattere del loro Autore, sono state scritte prendendo spunto da situazioni e avvenimenti che si verificavano in paese e raccontano, in maniera spontanea e vivace, la vita quotidiana di Sant’Angelo Romano degli anni ’70 del secolo scorso. I familiari di Checchino hanno voluto rendere pubbliche queste poesie consegnandole a Marco Giardini, che ne ha curato la pubblicazione commentandole ed arricchendole con note di tipo storico.
I saluti di rito da parte del Sindaco Martina Domenici e due brevi interventi, uno del curatore della pubblicazione e l’altro di Veronica Casarin, una delle nipoti di Checchino, sono stati seguiti dalla lettura di numerose poesie in dialetto santangelese che hanno vivacizzato l’atmosfera e divertito molto il folto pubblico presente. Sono state lette poesie di Checchino Mozzetta (recitate dal figlio Angelo), di Marco e Palmiro Giardini e di Bruno Morelli, recitate dai rispettivi autori. Piacevole sorpresa finale la lettura da parte di Angelo Mozzetta di una sua poesia dialettale, scritta per l’occasione, che, stampata in più copie su carta pergamenata, è stata distribuita ai presenti insieme all’opuscolo contenente le poesie del padre. L’incontro non poteva che concludersi con un ricco rinfresco finale a base di prodotti tipici locali, nel corso del quale i presenti si sono lungamente intrattenuti in piacevoli conversazioni sulla ricchezza, e la bontà…, delle tradizioni santangelesi.
23 gennaio 2017