Come si può facilmente verificare dal sito istituzionale del Comune, nell’ultimo Consiglio Comunale (del 23 marzo), il consigliere Ciro Quindici ha consegnato due documenti regolarmente protocollati per essere messi a verbale (allegato delibera di Consiglio 28).
In uno dei documenti c’è l’elenco delle richieste di chiarimenti fatte da quando è consigliere, alle quali ritiene di non aver ottenuto risposta alcuna o di aver avuto risposte non esaustive.
Nell’altro invece c’è la richiesta di commissariamento della Pro Loco e di chiusura al pubblico dell’Orto dei Frati (per motivi di sicurezza) ed annesso immobile attualmente destinato a sede della Pro Loco e di altre iniziative.
E’ evidente che, anche a nostro avviso, qualche problema di sicurezza ci potrebbe essere, dovuto alla parziale realizzazione dell’immobile sito nella circonvallazione e che evidentemente non è responsabilità dell’attuale amministrazione, ma delle cui conseguenzae comunque questa amministrazione deve farsi carico verificando le condizioni minime di sicurezza e rispondendo al consigliere Quindici.
Non siamo invece affatto concordi con la richiesta di commissariamento della Pro Loco, sia per le motivazione addotte che per i modi.
Innanzitutto non ci sono numeri minimi di manifestazioni da realizzare. La Pro Loco cerca di fare il possibile compatibilmente con le forze in campo, cioè le persone che fisicamente collaborano in quel dato momento. E’ un’associazione di volontariato e per realizzare eventi c’è bisogno di persone fisiche, non basta “l’associazione”.
E le sagre che si sono perse in questi ultimi tempi ne sono la prova.
In secondo luogo la Pro Loco, proprio per il fatto di essere attività volontaria, può essere commissariata in condizioni estreme, in parte previste dallo statuto che è stato fatto sulla base delle regole dettate dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia. Se vuole, l’amministrazione comunale può disconoscerne l’operato e chiedere di indire nuove elezioni, ma deve essere un accordo fra le parti altrimenti deve rispettare anche lei le regole dello statuto (e dell’UNPLI).
Possiamo anche concordare con tutte le altre richieste fatte in precedenza alle quali non ha ottenuto risposte esaustive, ma su questa ci sentiamo di dissentire.