Tra il dire e il fare
E’ stata pubblicata giovedì 27 da Tiburno una notizia dai toni trionfalistici riguardo l’attivazione di un servizio navetta che collegherebbe Sant’Angelo Romano con la stazione di Guidonia.
Senza sminuire minimamente la portata di un simile servizio che colmerebbe le carenze del servizio pubblico effettuato da Cotral, vorremmo però aggiungere qualche dato a questo breve articolo del settimanale Tiburno.
Partiamo dalla prima notizia certa relativa a questo finanziamento, comparsa a luglio sul sito del Comune di Sant’Angelo Romano. Si tratta di un avviso del 12 luglio 2018 (scadenza 20 luglio) avente ad oggetto una “INDAGINE INFORMALE DI MERCATO PER IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO DI PROGETTAZIONE DEL PROGRAMMA D’ESERCIZIO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE”. Più in dettaglio, nel documento scaricabile dal sito allegato alla notizia, troviamo che “il suddetto servizio è finanziato da un contributo straordinario dell’AREMOL, Agenzia Regionale per la Mobilità della Regione Lazio, per un importo pari ad Euro 94.500,00 e per una percorrenza di 50.000 Km/annui.”
C’è da sperare che i 94.500 euro annui coprano il costo del servizio, perchè facendo una breve ricerca su internet possiamo trovare una gazzetta ufficiale di novembre 2017 che riporta i costi a chilometro per la gestione di un’automobile per una percorrenza di 15.000 km annui. Il maggiore di questi costi si aggira intorno ai 60 centesimi per km ma è evidente che:
- il mezzo per l’epletamento di questo servizio non sarà un’automobile e quindi avrà costi ben superiori;
- i costi riportati in gazzetta si riferiscono ad una percorrenza di 15.000 km annui contro i 50.000 previsti per il servizio che quindi aumentano per la maggiore usura del mezzo, pneumatici, cambi olio, ecc.
Poi c’è da considerare il costo di almeno due autisti necessari a garantire il servizio che, a meno che le corse non vengano effettuate da dipendenti comunali, costeranno 46.000 euro (lo stipendio annuale lordo secondo gli attuali parametri si aggira intorno ai 23.000 euro).
Ma la cosa che non riusciamo a capire è come dovrebbe essere gestito il servizio in futuro, perché questo “servizio sperimentale” è “finanziato da un contributo straordinario dell’Agenzia Regionale per la Mobilità della Regione Lazio”. Se il finanziamento è “straordinario” significa che non rientra nei finanziamenti ordinari, quindi si presuppone che a partire dal prossimo anno potrebbe anche non essere rifinanziato rimanendo totalmente a carico del comune (che dubito potrebbe supportarlo economicamente).
Noi speriamo che il finanziamento diventi ordinario per avere un collegamento con la stazione ferroviaria di Guidonia del quale da tempo si sente la necessità.
E forse se ne sentirà ancora di più l’esigenza nel momento in cui verrà ultimata la realizzazione del doppio binario che consentirebbe collegamenti con Roma della stessa frequenza che ora troviamo solo sulla linea per Fiumicino Aeroporto.