Quello che si può vedere negli avvisi del Comune è evidentemente un gap generazionale.
L’avvento dell’informatica diffusa, una maggiore attenzione all’ambiente e numerose leggi in questa direzione, non hanno sortito alcun effetto al comune di Sant’Angelo Romano.
Per capire il problema è sufficiente leggere il comunicato su mensa e scuolabus per l’anno scolastico 2019/2020.
Da anni lo Stato, le associazioni e molte realtà pubbliche e private, lavorano per ridurre al minimo gli sprechi con leggi e comportamenti sostenibili.
Eppure non possiamo nulla contro un problema che è solo di mentalità, un ritardo generazionale dovuto al mancato ricambio dei dipendenti comunali.
Nel comunicato infatti si legge da anni che per l’iscrizione a questi servizi è obbligatorio produrre le attestazioni di pagamento dell’anno precedente.
Purtroppo in questo caso non è nemmeno applicabile la legge 183/2011 che impone alle pubbliche amministrazioni l’obbligo di non richiedere documenti e certificati emessi da un’altra pubblica amministrazione. Non è applicabile perché la documentazione in questione non è tecnicamente “prodotta” dalla pubblica amministrazione, ma è comunque documentazione della quale il comune è già in possesso, quindi basterebbe fare un controllo dal personal computer comodamente seduti alla propria scrivania.
Se poi vogliamo analizzare meglio le potenziali implicazioni di questa affermazione, si potrebbe dedurre che i controlli vengono effettuati solo all’atto dell’iscrizione al successivo anno scolastico, quindi si potrebbe anche pensare che non viene effettuato alcun controllo sui pagamenti degli studenti dell’ultimo anno, visto che non faranno ulteriori iscrizioni.