Acqua pubblica

Il 23 dicembre 2019 si è tenuto l’ultimo Consiglio Comunale del 2019. A breve distanza dalla fine del consiglio stesso, il Consigliere di minoranza Giulio Verdirosi ha pubblicato sul social Facebook un video messaggio nel quale parla di alcune questioni delle quali l’amministrazione si è occupata in questa seduta.

Tra queste, una parte consistente del video è incentrata sulla questione dell’acqua.

La questione della gestione delle risorse idriche e degli impianti connessi è assai spinosa perché è un bene primario, cioè di vitale importanza.

Basterebbe questa definizione per non avere dubbi su chi dovrebbe gestire questo bene, ma siccome è un bene irrinunciabile per tutti, è evidente che faccia gola a chiunque voglia fare business.

E’ proprio per questo motivo che, il 12 e 13 giugno  2011, 26 milioni di italiani hanno sancito con un referendum che non si poteva fare profitto con l’acqua e che quindi la gestione dovesse essere necessariamente pubblica.

Da quel giorno le società private si sono sbizzarrite sui nomi di fantasia che contenessero la parola “pubblica” ma pur sempre società private, srl o SpA.

Sono spuntate “acque pubbliche” di ogni tipo, ma sempre e solo nel nome.

Lo stesso dicasi per i gestori di gas, energia elettrica, connessioni internet e tutto quanto precedentemente gestito dallo Stato.

Ma è possibile che gli italiani siano ancora disposti a farsi prendere in giro senza nessuna reazione?

A quanto pare si…

Qui sotto potete ascoltare il video messaggio di Verdirosi