PIZZA VARATA – La specialità pasquale di Sant’Angelo Romano
La ricetta della tradizione presentata da Vittorio Morelli, santangelese doc
La “pizza Varata” è una specialità immancabile sulle tavole di Sant’Angelo Romano a Pasqua. La abbiamo realizzata insieme a Vittorio Morelli, Sant’Angelese Doc impegnato nella valorizzazione delle ricette locali.
LA PIZZA VARATA è un impasto a base di farina, acqua, uova e anice che una volta cotto diventa un “pane rituale” da gustare durante la tradizionale colazione di Pasqua.
CURIOSITA’
- “Varata” significa “arata” e deriva dai solchi praticati con le dita che ricordano quelli dell’aratro, a cui si aggiungono i fori praticati con la forchetta che rappresentano i semi. Un simbolo del rinnovamento dei campi, e una scelta pratica: dopo la cottura i solchi consentono di spezzarla con le mani.
- La forma dei solchi lasciati con le dita cambia a seconda della famiglia, un’usanza legata ai tempi in cui le pizze venivano cotte tutte insieme nel forno del paese e che permetteva a ognuno di riconoscere la propria.”
LA RICETTA
FASE 1 IMPASTARE
Su una spianatoia disporre la fontana di farina e unire le uova all’interno. Aggiungere l’olio, il sale, l’anice, il lievito e l’acqua e impastare il tutto fino ad ottenere un impasto morbido. Dividere l’impasto in più panetti, coprirli e farli lievitare in un luogo caldo.
FASE 2 STENDERE E “ARARE”
Una volta lievitati, spianate i panetti con la punta delle dita ricavando dei dischi alti 2 cm da disporre su una teglia di 30 cm di diametro foderata di carta forno. “Arare” i dischi di pasta praticando dei solchi con le dita o con un ditale (i solchi possono essere paralleli, a stella o rotondi). Tra i solchi più grandi praticare dei fori più piccoli con la forchetta.
FASE 3 INFORNARE
Infornare a 250° per circa 20 minuti. Gustare tagliando per la metà accompagnata di salame e uova durante la colazione di pasqua o per accompagnare i pranzi e le cene della festività.
INGREDIENTI (per due pizze)
- 1,5 kg di farina
- 6 uova
- 150 g di olio
- 150 g di acqua
- Sale e anice q.b.
- 50 g di lievito
IL CONSIGLIO*: Se la Pasqua cade presto è possibile che le basse temperature rallentino il processo di lievitazione, per questo è consigliabile sciogliere prima il lievito con un po’ d’acqua tiepida e un cucchiaino di zucchero e poi unirlo all’impasto. Ciò consente di attivare sin da subito l’azione del lievito e accelerare il processo.