A caval donato…

A quanto sembra la Regione Lazio ha donato nuovi alberi al nostro comune. Non basta, oltre gli alberi ha donato anche la ditta per i lavori di estirpazione dei vecchi e malmessi alberi e l’impianto dei nuovi. Ma la ditta incaricata si spinta anche oltre il convenuto.


A via Nazionale, per esempio, il piccolo e vitale spazio intorno ai tronchi dei vecchi alberi era in cemento e la nuova ditta invece ha provveduto a sistemare dei piccoli cigli in cemento a mo di aiuola. Tutto bellissimo, peccato che i cigli siano stati tagliati a 90 gradi, non a 45 e quindi non chiudono ad angolo. A vederli sembrano buttati li a caso, con lunghezze diverse tra loro e diverse tra le varie aiuole.
Ma non è finita qui. Un lampione, che probabilmente appoggiava su una radice del preesistente albero, ha ceduto appena rimosso l’appoggio e la ditta ha prontamente provveduto a rimetterlo in piedi con una iniezione di cemento. Peccato che il cemento abbia ceduto anch’esso ed il lampione ora pende, come la Torre di Pisa, ma non fa certo lo stesso effetto. Stiamo sempre parlando di via Nazionale, la principale via del paese che accompagna al centro storico.

Poi sono passati al lavoro più difficile, togliere il grande albero davanti all’ingresso dell’edificio comunale. Al suo posto (pare fosse diventato pericoloso) è stata piantata una magnolia. Per estirpare il vecchio albero però è stato tolto un bel pezzo del marciapiede e quindi la solerte ditta ha provveduto a ripristinarlo, più bello e…più grande di prima. Per la verità, più grande lo è di certo, più bello non direi proprio. Sta di fatto che, dopo diverse osservazioni fatte alla ditta, ora la palla è passata al comune, che dovrà sistemarlo (di tasca propria?).

Adesso vorrei sapere: ma quando la Regione Lazio invia una ditta per un lavoro sul territorio di un Comune, chi deve vigilare sui lavori?