Come in una favola: il Sant’Angelo di Lucani verso i playoff
Dalla salvezza agli spareggi per l’Eccellenza: intervista all’allenatore del club che ha stupito tutti nel campionato di Promozione
scritto da Alfonso Russo
15 apr 2015
Domenica scorsa il Sant’Angelo Romano ha scritto l’ennesima pagina di una stagione che continua ad assumere sempre più i connotati di una favola. Con un gol nei minuti finali, i giallorossi hanno piegato il Città di Monterotondo, impadronendosi dell’ultimo gradino del podio, piazzamento che vale l’accesso agli spareggi per l’Eccellenza. Un traguardo inimmaginabile ai nastri di partenza per Ciolfi e compagni, che a quattro giornate dalla fine padroni si ritrovano ad essere padroni del proprio destino. L’artefice di tutto ciò è Giancarlo Lucani, l’allenatore del Sant’Angelo, con cui abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere durante la seguente intervista.
Mister Lucani, il Sant’Angelo Romano ha appena agganciato la zona playoff e a questo punto del campionato non ha più senso parlare di squadra rivelazione: siete la squadra più in forma del momento. Che effetto fa stare lassù?
Sicuramente è una sensazione bellissima, soprattutto perché eravamo partiti con ben altri obiettivi. Adesso però, a quattro partite dal termine, siamo lì e ci proveremo fino alla fine. Giochiamo giornata dopo giornata e vediamo come va a finire, con la speranza che vada bene.
La vittoria di domenica contro il Città di Monterotondo: che vittoria è stata?
Una vittoria sofferta perché l’abbiamo raggiunta alla fine della partita, anche se onestamente si è giocato ad una porta sola. Abbiamo attaccato per 90′, ma il loro portiere è stato molto bravo, ha fatto parate su parate. Qualche gol l’abbiamo sbagliato, ma alla fine siamo riusciti a trovare il guizzo fortunato che ci ha permesso di vincere questa gara e di scavalcare il La Rustica.
D’ora in avanti, quindi, l’obiettivo sarà quello di continuare a tenere il La Rustica sotto di voi?
Beh, la speranza è quella. Alla fine la spunterà chi sarà stato più bravo. Noi ce la metteremo tutta per cercare di far bene, questo è fuori discussione.
Mancano quattro partite, di cui una probabilmente sarà una formalità. Mi riferisco alla gara contro il Fooball Riano, ormai retrocesso…
Sì, probabilmente è così. Anche se la storia insegna che queste partite a volte possono giocare brutti scherzi, basti pensare a quanto accaduto in Parma – Juventus pochi giorni fa… Quindi dal mio punto di vista tutte le partite vanno giocate. Sicuramente quella contro il Riano potrebbe essere la più agevole, ma guai a prenderla sottogamba.
Le altre tre che gare saranno?
Saranno molto difficili, a cominciare dall’ostica trasferta di Cantalice di domenica prossima. Nelle ultime due giornate andremo ad affrontare Giov. Hel. Roma e Comunale di Capena, quando i giochi potrebbero essere ormai fatti, ma bisognerà sempre vedere i risultati che verranno fuori dalle prossime partite. Se Giov. Hel. e Capena avranno raggiunto i propri obiettivi, gli impegni contro di loro potrebbero essere più tranquilli per noi. Ad ogni modo, la partita che secondo me deciderà il nostro finale di stagione sarà la prossima contro il Cantalice.
C’è stato un momento della stagione in cui la sua squadra ha acquisito la consapevolezza di poter fare un campionato di alto livello?
All’andata contro il La Rustica. Loro si trovavano già in una posizione di alta classifica, noi siamo andati là e abbiamo fatto la partita più bella dell’anno. Dopo 25′ vincevamo 3-0 a casa loro. E a fine gara ci siamo detti: se abbiamo vinto qui così, in questo modo, ce la possiamo giocare un po’ con tutti. Poi ci sarà chi ci batte, chi è più bravo, chi meriterà più di noi; però quanto meno ce la possiamo giocare ad armi pari. E lì è subentrata la convinzione che se abbiamo fatto questo tipo di risultato contro il La Rustica possiamo farlo anche con gli altri.
C’è invece una partita che vorrebbe rigiocare?
Se fosse possibile vorrei rigiocare quella contro il La Sabina, dove a 8′ dalla fine vincevamo 1-0 in casa loro, poi abbiamo perso 2-1 con due gol subiti da calcio d’angolo.
Il paese come vive questo momento della squadra?
Con entusiasmo e allo stesso tempo con tranquillità. Tutti sanno che la nostra squadra era stata costruita per disputare un campionato dignitoso, anche perché nelle ultime due stagioni la salvezza era arrivata solo all’ultima giornata. Quest’anno l’obiettivo era quello di fare un po’ meglio, salvarci con tranquillità. Poi sono arrivati questi risultati che hanno portato entusiasmo, ma è comunque un entusiasmo razionale: qualunque sarà l’esito di questo campionato, la gente applaudirà questi ragazzi.
Chiudo con una domanda scomoda per ogni allenatore: al di là del gruppo, c’è qualche singolo che ha dato un contributo particolarmente alla crescita della sua squadra?
Si è già risposto da solo… (ride, ndr) Noi non siamo partiti per vincere il campionato, ma abbiamo una buona squadra, un’ottima squadra, con tutti elementi all’altezza. Non abbiamo i pezzi da 90 di cui magari altre squadre del nostro girone possono disporre. Da noi ci sono tutti ragazzi bravi, sia come calciatori, sia come persone, e tutti stanno dando un contributo straordinario.
Fonte: sito web Gazzetta Regionale