Programmata per il 22 giugno e rimandata ad oggi, 24 giugno 2015, alle ore 9, la seduta di Consiglio Comunale a Guidonia Montecelio.
Vi chiederete perché ci dovremmo interessare di un Consiglio del comune vicino. Perché al punto 2 dell’ordine del giorno si discuterà della “Istituzione della Centrale Unica di Committenza per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture. Convenzione tra i Comuni di Guidonia Montecelio e di Sant’Angelo Romano“.
Non che questo contravvenga alla legge, anzi è incoraggiato già dal 2006 con il cosiddetto Codice Appalti (d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163) che all’art. 33, comma 3-bis prevede espressamente che “I Comuni non capoluogo di provincia procedono all’acquisizione di lavori, beni e servizi nell’ambito delle unioni dei comuni (omissis), ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici anche delle province, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province”.
Il problema è capire per quale motivo sia stato interrotto un rapporto già esistente con il comune di Mentana per intraprendere un percorso con il comune di Guidonia Montecelio. La stessa Centrale Unica di Committenza poteva essere inserita nell’accordo già esistente allargando i campi di cooperazione con Mentana.