Riceviamo e pubblichiamo un altro contributo alla delicata situazione dell’asilo comunale.
A Sant’Angelo Romano i soldi non bastano e a farne le spese sono i bambini della scuola materna comunale, che per l’anno scolastico 2015/16 non avranno più il servizio mensa e osserveranno l’orario ridotto. Inoltre sembra prendere sempre più piede il potenziale taglio del personale docente da 4 a 2 unità da parte della cooperativa che ne prenderà la gestione.
Questo é quanto deciso durante l’ultimo consiglio comunale del 13 agosto per l’approvazione del bilancio preventivo; l’ostacolo da superare? 17.500 euro!!
A risentire di questa scelta non sono solo i bambini, ma anche i genitori.
“Abbiamo partecipato al consiglio comunale perché alcuni di noi sono stati messi al corrente dei tagli dall’assessore Daniela Dominici che ci ha dato la notizia telefonicamente due giorni prima. Ci è stato detto che era già tutto stabilito e che non avevamo scelta. Per questo eravamo in consiglio, per chiedere al Sindaco di valutare insieme altre soluzioni, 17.500 euro non possono essere un scoglio insormontabile nella gestione di un azienda come il comune, perché non prendere nemmeno in considerazione la possibilitá di tagliare irrisoriamente e distribuire diversamente le risorse economiche di cui il comune dispone?”
Purtroppo però i genitori sono stati del tutto ignorati e la loro richiesta di parlare a fine consiglio respinta con un secco NO!
Ridurre l’orario scolastico fino alle 13 e non più fino alle 15:30 sarebbe causa di non pochi problemi per quei genitori che hanno bisogno di lavorare e che non possono permettersi scuole private o baby sitter e che contano sul supporto della scuola.
Siamo certi che l’amministrazione non si sia resa conto della gravitá delle conseguenze che questa scelta comporta.
Per comprenderle basta porsi delle semplici domande. Le famiglie che lavorano e faticano giá ad arrivare a fine mese e che non possono permettersi di pagare una babysitter per coprire il vuoto lasciato dal nuovo orario scolastico, cosa faranno?
Ecco, nella migliore delle ipotesi con questa decisione si manderanno in difficoltá diverse famiglie e si creerá ai bambini il trauma della perdita di uno o più docenti, che non era né previsto nè necessario. Nella peggiore delle ipotesi, laddove i genitori non riusciranno a tamponare economicamente questo problema, saranno costretti ad iscrivere (laddove ancora possibile visto l’imminente inizio dell’anno scolastico) gli stessi bambini ad un altra scuola, si sentiranno ABBANDONATI DALLA LORO SCUOLA, e in questo stato emotivo a dir poco delicato dovranno affrontare anche il cambiamento di compagni ed ambiente scolastico. Non dimentichiamoci che stiamo parlando di bambini di 4 e 5 anni i quali vivono la scuola, i compagni e le maestre come una seconda famiglia. É li che si formano i valori che li renderanno adulti equilibrati, é troppo chiedere continuitá per i nostri figli?
Di seguito le testimonianze di alcuni genitori:
“non abbiamo potuto scegliere, se lo avessimo saputo con ragionevole anticipo avremmo potuto spostare i bambini presso la scuola statale, ma ora anche quella non ha più posti disponibili”.
“Non vogliamo fare la guerra, vogliamo collaborare affinché si trovi una soluzione efficace e che non danneggi nessuno su un tema delicato come la scuola.”
“Con tante, troppe difficoltá, noi genitori potremmo anche trovare una soluzione ai problemi che scaturiscono per noi, ma i bambini no!! Per loro é solo e soltanto una grande ingiustizia, e speravo davvero che mio figlio avrebbe conosciuto l’ingiustizia quando sarebbe stato abbastanza grande da capirle, non a 4 anni!”
E poi ci sono loro, i protagonisti ignari: i bambini.
Oltre a dover far fronte ad un nuovo modo di vivere la scuola, sembrerebbe in discussione a causa dei tagli anche una parte del corpo docenti. Questo costringerà una bella fetta dei bambini ad affrontare anche il cambiamento delle insegnanti e di conseguenza dei loro metodi educativi.
A tal proposito le parole di una mamma:
“Il problema é che per i bambini così piccoli le maestre sono figure importanti, quasi di attaccamento e non si possono cambiare le maestre così come se nulla fosse; i bambini non si fidano di tutti e per abituarsi, soprattutto i più piccoli, avranno bisogno di un nuovo inserimento e tanto lavoro! ”
Quello che i genitori chiedono é solo CONTINUITÁ! Si parla di bambini fra i 4 e i 5 anni, etá a dir poco delicata per la costruzione della base sulla quale diventeranno prima ragazzi poi adulti equilibrati.
17.500 euro é l’ostacolo che si pone fra un servizio scolastico non sufficiente e un servizio scolastico che offre competenza, continuitá e stabilitá.
Ecco l’appello dei genitori al Sindaco Martina Domenici:
Quello che chiediamo é solo essere ascoltati in maniera costruttiva e che ci sia collaborazione volta a voler trovare la miglior soluzione possibile per noi e soprattutto per i nostri figli. Non mettiamo in discussione la vostra buona fede a la vostra volontá di trovare una soluzione, crediamo semplicemente che questa non sia la migliore e che probabilmente l’argomento richiede ancora qualche sforzo prima di essere archiviato!
Sono bambini di 4 e 5 anni, hanno bisogno che la scuola gli dia continuitá, é importantissima affinché i bambini crescano in modo equilibrato e senza scossoni in un etá in cui ogni avvenimento scaturisce in loro domande come “perché sta succedendo questo? Sono stato cattivo? Cosa ho fatto per meritarlo?”, i bambini non possono capire quello che sta succedendo lo subiscono e basta!!
Quella che ritroveranno non é più la loro scuola, cambieranno le loro abitudini…mangiare a scuola fa parte della loro educazione così come tutto il resto! Il primo anno gli vengono insegnate delle regole, trasmessi dei valori, dei metodi comportamentali e chi più ne ha più ne metta. Quale sará il messaggio che arriverá a questi bambini quando torneranno a scuola?
E le maestre? Con questa riorganizzazione é sempre più tangibile la possibilitá che i nostri figli ne perderanno almeno una se non entrambe..Sindaco le maestre per loro sono una seconda famiglia, sono dei punti di riferimento, non permetta che gli venga tolto!
Prima di essere il Sindaco del nostro Paese Lei é la mamma di due meravigliosi bambini e chi la conosce sa quanto sia importante per Lei la loro educazione.
Le chiediamo di guardare i nostri figli con gli stessi occhi con i quali riesce sempre a fare la scelta giusta per i suoi figli e di aiutarci a garantire stabilitá e continuitá, le chiediamo di non stravolgere la vita dei nostri bambini e di conseguenza anche la nostra, i suoi figli che ormai sono ragazzi ne saranno orgogliosi!!
Daniela Balestieri
Portavoce di alcuni genitori