Si è tenuto venerdì 11 marzo, nella bella cornice della sala conferenze del Castello Orsini-Cesi di Sant’Angelo Romano, il Convegno dal titolo “Sant’Angelo Romano oggi, domani. Incontro pubblico per un futuro condiviso“, organizzato dall’Associazione locale “Sant’Angelo Romano – Economia e Territorio” e patrocinato dallo stesso Comune.
Un pubblico attento e partecipe ha assistito ad una nutrita serie di interventi di amministratori, tecnici, responsabili di associazioni, incentrata sul territorio, sull’urbanistica, sulla cultura, sulle peculiarità e le sfide che l’area tiburtino-cornicolana – a soli venti chilometri dalla Capitale – può offrire soprattutto alle nuove generazioni. Il convegno è stato aperto e moderato dalla giornalista RAI Anna Longo.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Martina Domenici, l’assessore all’Urbanistica Claudio Carolini ha affrontato subito il discorso sulle discusse dinamiche abitative del suo comune, riconoscendo difficoltà di gestione incontrate negli ultimi anni (soprattutto a causa dell’abusivismo e delle inchieste giudiziarie, in un’area assediata dai comuni contermini, definiti “squali”), ma vantando anche successi ed una sostanziale inversione di tendenza nell’uso degli strumenti urbanistici.
Il giornalista Umberto Calamita, presidente dell’Associazione “Amici dell’Inviolata”, ha presentato una panoramica sulle tendenze demografiche del territorio, sulle nocività ambientali e su una sempre più difficile vivibilità, a cui può essere risposto con l’inclusione e la condivisione delle scelte amministrative. Il professor Marco Giardini, segretario della Sezione Laziale della Società Botanica Italiana, ha invece ampiamente illustrato le bellezze e le specificità dell’area a nord-est di Roma, tra le quali Sant’Angelo Romano, con le sue perle (aree protette e Pozzo del Merro), occupa un posto centrale.
Lo studente universitario Daniele Zingaretti ha raccontato le difficoltà che i giovani sono costretti giornalmente ad affrontare per studiare in biblioteche lontane da casa, per muoversi tra un centro e l’altro del territorio, ma soprattutto per incontrarsi tra ragazzi in un comune privo di centri d’aggregazione, rivendicando infine la possibilità concreta per Sant’Angelo di trasformarsi in un polo turistico. Il direttore del Museo paleontologico di Sant’Angelo Romano, l’archeologo Fabio Sebasti, ha ripercorso le vicende travagliate dell’apertura del museo stesso e della sua gestione in un’ottica di rete con gli altri istituti museali di zona e coinvolgendo i giovani.
E’ stata poi la volta di Michele Munafò, ricercatore dell’ISPRA, che ha ampiamente illustrato le problematiche legate al consumo del suolo, a livello nazionale e locale, ed i pericoli insiti nell’esasperata urbanizzazione. L’architetto urbanista Vezio De Lucia ha presentato modelli negativi e positivi dell’antropizzazione che, a suo giudizio, può essere regolata da strumenti urbanistici cogenti e condivisi.
Una discussione tra il pubblico e gli intervenuti si è infine aperta sulle scelte urbanistiche dell’Amministrazione comunale, nella consapevolezza che i punti di vista differenti possono essere ricomposti solo da una coraggiosa politica che si poggi sul confronto e sulla condivisione. Come si è tentato, con successo, di fare in questo convegno. L’Associazione organizzatrice proporrà un documento riassuntivo degli interventi, nell’ottica della proficua collaborazione con l’Amministrazione e della ricerca condivisa di sviluppo dell’agricoltura locale e del turismo sostenibile.
Associazione “Sant’Angelo Romano – Economia e Territorio”