La notizia dell’affidamento in gestione del campo sportivo Fiorentini di Guidonia Montecelio ha stimolato alcune riflessioni sulla situazione odierna riguardo l’attuale situazione dello Stato Sociale.
Da qualche tempo a questa parte il problema del “magna-magna” sembra essere diventato prioritario su tutto. Concordiamo assolutamente sulla necessità di vigilare e regolamentare le spese che prevedono utilizzo di soldi pubblici, ma a ben vedere ad essere “vincolati” sono solo alcuni soggetti, con conseguenze catastrofiche soprattutto per la salute, lo sport, la cultura, l’istruzione ed i servizi sociali.
Quando c’è da spendere soldi da far pervenire agli amici invece è sufficiente una gestione straordinaria di qualunque tipo, come successo ad esempio a Napoli per i rifiuti, tralasciando le abominevoli dichiarazioni dei personaggi intercettati dopo il terremoto de l’Aquila che ci auguriamo non stiano attualmente gironzolando anche fra le macerie di Amatrice. Oppure una grande opera (TAV, ponte sullo stretto, Olimpiadi, G8 o altri grandi eventi e opere di dubbia utilità).
Per i problemi legati alla salute non c’è sufficiente spazio, se pensiamo solo allo stato di semiabbandono di molte strutture pubbliche, alla chiusura della maggior parte degli ospedali di periferia, ai tempi di attesa per gli esami, agli aumenti dei ticket, alla cronica carenza di personale e, sempre con sostanziosi contributi dello Stato, al fiorente mercato della sanità privata, ci sarebbe da scendere in piazza una volta alla settimana.
Per la cultura, l’istruzione ed i servizi sociali ormai sono rimasti spicci nelle casse dei comuni, ne abbiamo avuto ampia dimostrazione di recente, senza avventurarci in esempi concreti.
Invece per lo sport, che ha la stessa situazione appena detta sopra, volevamo portare l’esempio concreto della Polisportiva.
Il 15 settembre scorso si è conclusa la gara che ha visto l’assegnazione definitiva alla Polisportiva Sant’Angelo Romano della gestione dell’impianto sportivo “Fiorentini” di Guidonia Montecelio. Il Fiorentini si trova a Montecelio in via Udine e sarà gestito dalla nostra Polisportiva per 5 anni.
Il Presidente del Montecelio Calcio ha deciso conseguentemente di abbandonare il campo e giocare le partite “casalinghe” a Tor Bella Monaca.
Perchè questo? Perchè la gara per la gestione è stata vinta dalla Polisportiva, quindi anche in questo caso “i soldi” hanno avuto il sopravvento sullo sport e sulla valenza dello sport.
Pensiamo alle conseguenze pratiche.
Per assistere ad un partita della squadra del proprio paese un ragazzo di Sant’Angelo deve recarsi a Montecelio, uno di Montecelio deve recarsi a Roma. Se volesse avvicinarsi al calcio, anche amatoriale solo per fare sport, dovrà farlo con una squadra di un altro paese e dovrà sicuramente pagare profumatamente perché la Polisportiva paga al comune di Guidonia 48 mila euro più IVA in 5 anni, quindi deve versare alle casse comunali quasi 12 mila euro l’anno, mentre il campo di Sant’Angelo è in stato di totale abbandono.
In conclusione ci chiedono di pagare per fare sport in una struttura pagata con soldi pubblici (cioè delle nostre tasse).
Questa non è una critica alla Polisportiva perché anche lei è solo una vittima di questa nuova moda di legare tutto al solo aspetto economico, infischiandosene delle ricadute sociali ed è solo grazie alla caparbietà di chi gestisce la squadra se il Sant’Angelo Romano calcio esiste ancora.
E’ evidente quindi che se ogni squadra avesse avuto, con poche migliaia di euro da parte dei comuni, la gestione gratuita degli impianti, debitamente vincolati nell’uso, ognuno avrebbe potuto seguire la propria squadra ed i ragazzi del paese avrebbero avuto l’opportunità di vivere lo sport in serenità, indipendentemente dalle disponibilità economiche della propria famiglia.