I comuni della Provincia sempre più dipendenti da Roma, il ricongiungimento delle periferie romane con i comuni limitrofi crea zone senza anima, senza identità culturale e storica.
ROMA CAPITALE: DDL GOVERNO PUNTA ALL’EQUILIBRIO. CAMBIARE IL PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE
“Sono preoccupato per l’impianto del Piano territoriale della Provincia di Roma. Se dall’incontro avvenuto oggi alla Commissione degli affari costituzionali del Senato, con il Sindaco Veltroni, il Presidente Gasbarra e il Presidente Marrazzo, emerge soddisfazione per il ddl sull’attuazione dell’art 117 della Costituzione e su Roma Capitale, perché si garantisce equilibrio tra la capitale forte, con poteri giustamente maggiori, e i territori della provincia e della regione, allora la struttura del piano territoriale provinciale- in discussione in questi giorni in consiglio – va ripensata.” A dichiararlo è Nando Simeone, Vicepresidente del Consiglio provinciale.
“Già ieri nell’ intervento in Consiglio provinciale- continua Simeone- abbiamo sollevato il nostro dissenso per il rapporto del Piano territoriale della Provincia con il Piano Regolatore del Comune di Roma, perché il documento in discussione a palazzo
Valentini non fa altro che incrementare la dipendenza dei Comuni della Provincia nei confronti della capitale, con un aggravio di problemi per Roma e un disagio sempre più manifesto per migliaia di pendolari.”
“Dal PTPG- ha poi aggiunto il Vicepresidente- si deduce il rischio reale di assistere ad un congiungimento delle periferie romane con i comuni della prima cintura, prefigurando la nascita di aree senza anima, senza identità culturale e storica, nuove banlieue insomma.”
“Credo – conclude Simeone- che proprio in vista di un nuovo assetto delle autonomie locali, per migliorare i servizi per i cittadini e per evitare che i comuni intorno a Roma si trasformino in dormitori, c’è davvero bisogno di equilibrio e di un rapporto sinergico tra
Roma Capitale e Provincia.”
On. Nando Simeone Vice presidente Consiglio provinciale