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Palombara, obiettivo cultura. Da Castello Savelli al Museo Archelogico i progetti del comune sabino


Valorizzazione del patrimonio artistico e recupero delle tradizioni: parla il sindaco Paolo Della Rocca

L’obiettivo è quello di non far rimanere Palombara un paese dormitorio il mezzo la riqualificazione del centro storico e dei mezzi culturali che il paese offre e che rappresentano una risorsa tale da cambiare il volto di Palombara. Basta guardare il Castello  stesso per rendersi conto che qualcosa è cambiato: è cambiata la mentalità, che si è risvegliata per abbracciare un atteggiamento volto al progresso, all’innovazione, rialzandosi dal torpore della mediocrità che vedeva abbandonate a sé stesse bellezze e risorse dal bene inestimabile e pensando al futuro dell’economia e del commercio nell’ambito di quello che potrebbe delinearsi come un ipotetico turismo palombarese. É questa la meta da raggiungere per il progetto di riqualificazione culturale che ha visto come primo intento la ristrutturazione di una parte del Castello Savelli a cominciare dalla torre, restaurata e resa agibile al pubblico dopo anni, ora visitata soprattutto per il panorama suggestivo che offre. Da pochi mesi è aperto al pubblico anche il Museo Archeologico, progetto che era fermo dal 1976 e che ora ha visto la sua realizzazione ed il ritorno a Palombara dei reperti fino ad ora situati nel deposito di Villa Adriana come la statua di Zeus e poi arriverà la statua Eirene di Kephisodotos, attualmente in esposizione presso il Museum of Fine Arts (MFA) di Boston. “Su questo progetto si è innestato anche il finanziamento degli scavi archeologici della Villa di Formello (che si trova sulla porta d’accesso del Parco di Monti Lucretili) che cominceranno tra un mese, dove sono state trovate statue tutt’ora esposte nel museo; quest’ultimo verrà ampliato e arricchito di nuovi reperti a seguito degli scavi. Inoltre è stato stanziato un ulteriore finanziamento per il recupero dell’ala ancora dismessa del Castello che ospiterà il museo naturalistico del parco dei Monti Lucretili” dichiara il sindaco di Palombara Paolo Della Rocca.
Un’altra novità è l’accordo con l’istituto internazionale “Dante Alighieri”: questo progetto, che partirà il prossimo anno, mira ad incrementare lo studio della Storia d’Italia Romana e Medievale per gli studenti italiani e stranieri che parteciperanno a questo master di durata semestrale e che prevede ulteriori corsi di archeologia, storia medievale, storia della lingua italiana: “Tutto questo contribuirà a dare lustro a Palombara: diventerà una sorta di Università permanente a livello internazionale tipo quella di Camerino; quindi l’utilizzo del Castello è volto all’interesse dei giovani e degli abitanti e non più uno stato di abbandono, ma gemellaggio e accoglienza di gruppi internazionali di studenti così da elargire maggiore credito a un luogo così ricco di storia”, continua Della Rocca. Progetti, questi, volti al recupero del patrimonio storico artistico del territorio, come i lavori, oggi in corso, al Convento di S. Francesco che tornerà ad essere gestito dalle suore francescane; questo progetto di recupero è da collegare con il progetto della via Francigena
di S. Francesco che riguarda il percorso, a modello di Santiago de Compostela dove i pellegrini da Assisi si recheranno a Roma a piedi, attraversando anche il territorio di Palombara Sabina dove all’interno di questo percorso ci sarà il Castello, il Convento, l’Abbazia di S. Giovanni in Argentella, la Chiesa di S. Biagio, scavi e museo archeologico ed il Parco dei Monti Lucretili, visto che il progetto vede la permanenza dei pellegrini per più di due giorni. Tutto questo si colloca all’interno di un quadro che prevede la riqualificazione del territorio ma che potrebbe avere, anche, come cornice, un notevole incremento del turismo che Palombara sogna da tempo.
Francesca Agostini

Fonte: settimanale gratuito Dentro Magazine 12 settembre 2008 – pag. 8